Battaglia TRE MONTI

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Col del Rosso-Col d'Echele-Monte Valbella, 28-31 gennaio 1918

 

1918 - la prima battaglia dei tre monti

 

Nel 1918 comanda le truppe altopiano Gaetano Zoppi. Il XXII cda con i corpi laterali XXVI e XX al comando del gen. art. Renzo Garrone schierano 420 campali, 424 pesanti, 15 pesantissimi e 12 batt. bombarde. Fronte d'attacco 3 Km.

Attacco probe su Ave-Zocchi: rep. brig. Pavia e Casale; attacco sussidiario sul Sisemol: IV brig. bers., attacco laterale a Croce di San Francesco e Sasso Rosso: alpini Bassano, Berico, Sette Comuni, Stelvio e Val Adige; in linea difensiva: Liguria e Bisagno. ATTACCO PRINCIPALE in tre colonne da Costalunga su Valbella, da Val Chiama su Col del Rosso, da Val Chiama su Sasso ed Echele (brig. Sassari, 3 btg. assalto e 5º bers. ovvero la 33ª div.)

Gli austriaci schierano tra

Croce San Francesco e Sasso Rosso la 67ª div. [179ª Gbrig. (IV/14 Sch., II/5 Sch., 5 btg. Lds) col I/51 e 22 FJB in linea e la 9º Gbrig. (II/3 Ksch., IV/87, IV/12, I/102, IV/84, X/14) in riserva],

tra la Val Frenzéla e Col del Rosso la 106 div. Landsturm [110 brig.(regg. Lds 31, 32) 111 brig.(regg. 6, 25)] con tre btg. del 104 fant. in linea ed il 106º btg. ass. in riserva,

tra Col del Rosso e Bertigo la 6ª div. con [11ª brig. in linea (regg. 81 fant. e 127), i regg. Sch. 6 e 7 e la 12ª brig. in riserva (regg.17 e 27) col VI Sturmbaon].

 

27 gennaio 1918

Pseudo preparazione di tiro su Ave-Zocchi. Azione di pattuglie e nella notte alpini in azione a S. Francesco.

Inizia il contrattacco italiano sui "Tre monti". Dopo una preparazione di artiglieria le truppe del XXII corpo attaccheranno, l'indomani, in direzione delle nuove linee difensive austriache. Per l'azione italiana vengono selezionate le migliori truppe a disposizione.

 

28 gennaio 1918

Alle 6.30 inizia il tiro di preparazione (a gas in Frenzela e Val Miela). Ore 8.45 2 comp. del 61 btg. bers. attaccano Zocchi e tengono la contrada. I btg. bers. 61 (resto) attaccano il Sisemol ed il 70 bers. Ronco di Carbon col IV assaltatori.

All'alba muovono le colonne dei bersaglieri del 5º regg. Alle 9.30 la colonna di sinistra (14 btg.) attacca da Valbella su Stenfle ma un razzo rosso austriaco inganna le artiglierie italiane che spostano il fuoco in avanti. I bers. sono respinti. La colonna destra (24 btg.) avanza verso la Val Fonda tentando di avvolgere la ridotta di Costalunga, mentre al centro deve serrare il 66 btg. col II ass. Contrattaccati rientrano.

Alle 9.30 attacca la Sassari su Col del Rosso. La colonna destra (III/151+ una comp. ass.) e la colonna sinistra (II/151+ una comp. ass.) avanzano appoggiati dal I/151 verso Echele attaccato dal III/152 + una comp. ass.

Alle 10.30 sono oltre Casera Melaghetto, alle 11.30 alla testata di Val Fonda e Val Fontana. Sulla destra si agganciano i btg. Tirano e Baldo a Case Echele ma si bloccano a case Ruggi. Col del Rosso è preso. Gran contrattacco austriaco che ricaccia la Sassari sotto Col del Rosso gli austriaci ritornano alla selletta tra Rosso ed Echele ed a Case Caporai.

Ore 11: avanzata sulla destra grazie alla conquista dei roccioni del Sasso Rosso (btg. Stelvio e Adige) mentre il Bassano, il Baldo ed il Tirano riprendono q. 1039. In grazie di ciò la linea q.1039-Echele-Rosso è in mano italiana.

Fermi i bersaglieri di Valbella sino alle 16 quando il 14º bers. tenta l'avanzata. Nulla! Alle 17 ripiegano sia il 14º sia il 5º bers. A sera arriva di rinforzo il I/158 Liguria ed il comando passa al gen. Piola Caselli.

Alle 21.30 attacco fallito dalla Sassari a Case Caporai.

La linea austriaca del Sisemol - Valbella - Col del Rosso - Col d'Ecchele viene pesantemente battuta dal tiro delle artiglierie italiane che eseguono anche un efficace tiro di controbatteria. Sul Valbella i bersaglieri del 5º regg. con arditi del II btg. d'assalto conquistano le trincee sommitali. A questo punto un razzo di segnalazione Very rosso, lanciato dagli austriaci, trae in inganno l'artiglieria italiana facendo mancare il fuoco di appoggio. Per tale motivo il contrattacco austriaco sul Valbella respinge gli italiani con gravi perdite.

I fanti della Sassari, assieme ad un battaglione della Liguria, conquistano Col del Rosso e Col d'Ecchele collegando la linea a monte Melaghetto. Truppe alpine attaccano a Case d'Ecchele e Case Ruggi, arrivando a nord sino al versante destro della Val Scura. Sul Sasso Rosso, dove hanno resistito gli alpini del Vicenza, i rinforzi dei btg. Val d'Adige e Stelvio occupano le posizioni austriache.

Tra Val Melago e Val Frenzela cadono in mani italiane 1800 austroungarici prigionieri.

 

29 gennaio 1918

Piola Caselli ordina l'attacco a Valbella su tre colonne: a sinistra la colonna Mozzoni (una comp. del IV ass. con il 61 bers. reparti del 14º btg. bers. e due comp. mitr.)

al centro la colonna Besozzi (il 16 rep. ass. con parte del 66 bers.)

a destra la colonna Ricciardi (una comp. del IV ass., il 54 bers. e nuclei dei btg. 24 e 72)

riserve a Busa del Termine (Repetto) 40 bers. e due cp. mitr.

Tra le 9.30 e le 10 escono i fanti piumati. Crisi al centro tamponata con le riserve ma alle 13 Valbella cade. Alle 15.30 sempre bombardamento austriaco e contrattacco con gli austriaci in cresta ma i fanti della Bisagno ristabiliscono la linea. Alle 16 Valbella è tranquillo.Viene finalmente conquistato anche monte Valbella grazie a ripetuti assalti della IV brigata bersaglieri. A sera si conclude la vittoriosa battaglia offensiva dei "Tre monti" con la completa riconquista italiana delle posizioni perdute a fine dicembre 1917. Si delinea il fronte definitivo che caratterizzerà l'andamento delle operazioni nel 1918. D'ora in poi vi saranno solo lievi rettifiche.

 

30 gennaio 1918

All'alba due cp. del 157 Liguria da Col del Rosso prendono finalmente Case Caporai. Linee in assestamento.

 

31 gennaio 1918

Attacco a Casera Melaghetto. Partecipa il 24º rep. ass. con tre compagnie: una a destra, una a sinistra ed una al centro. Alle 5.15 avanzano ma privi d'appoggio ripiegano alle 7.30. Da Valbella concorre il II/209 ma fatto oggetto di contrattacco viene semidistrutto con pericolo per le linee del monte. Il 20º bers. s'incarica di ristabilire la situazione per le 9. Perdite gravi: il 24º ass. perde metà forza.

 

Sunto delle perdite: AUSTRIA = la 106ª div. Ls. fuori combattimento (122 uff. 1425 uom.), la 43ª brig. Sch. ridotta a 800 soldati. I regg. Ls. 6 e 25 rimasero ciascuno con 50 fucili. Catturati dagli italiani 100 uff. e 2500 soldati, 6 cannoni, circa 100 mitragliatrici e materiale. ITALIA = 5240 uomini (268 uff. di cui m 45 f 185 e d 38 - 4972 soldati di cui m. 534 f. 3152 d. 1286). Il bollettino austriaco dà come prigionieri 20 uff. e 790 soldati.

 

2-3 febbraio 1918

Respinti attacchi di pattuglie austriache dirette contro Valbella.

 

10 febbraio 1918

Attacco austriaco contro le posizioni avanzate sul Cornone (evidentemente sia Sasso Rosso sia Croce di San Francesco erano state riprese dagli austriaci) nonostante la difesa del btg. alpini Vicenza. Contrattacchi notturni privi di esito.

 

29 marzo 1918

La 23ª div. britannica rileva in linea la 12ª italiana sull'altopiano seguita dalla 7ª div. La 48ª div. si muove in riserva a Trissino.

 

23 aprile 1918

La 48ª div. inglese sostituisce in linea la 23ª div.

 

31 maggio 1918

La 48ª div. inglese rileva il linea sulla sinistra del fronte britannico la 7ª div. Sulla destra è tornata la 23ª div. affiancata a destra dai francesi delle div. 23ª e 24ª.

 

LA BATTAGLIA DI GIUGNO 1918

 

Di fronte a Pennar si trova il XII cda francese collegato a destra col XIII italiano (gen. Sani). Sull'Echar-Costalunga si trova il 14º Pinerolo collegato al 266º Lecce a Col del Rosso - Valbella ed il 117º Padova all'Echele. A disposizione il 242º regg. ed il 3º bers.

 

9 giugno 1918

Alla vigilia della grande battaglia gli italiani schierano la 12ª div. tra Sculazzon ed il Ghelpac sino a Corbin. Il regg. Warwickshire btg. I/V si trova davanti a Cesuna sino a Perghele collegato all'I/V Glosters davanti al Lemerle. Affianca i Glosters il I/IV Oxfordshire & Bucks sino a q. 1021 sulla Boscon switch. Da qui iniziano le truppe della 23ª div.  Tra Boscon e Kaberlaba stanno i btg. II Norths, 12 Durham e 13 Durham. A S. Sisto il 9 York & Lanc. affiancato dal II Sherwood. Il fronte francese si estende imperniato sul saliente di Capitello Pennar.

 

15 giugno 1918

Alle 3 di notte inizia il violento bombardamento austriaco. INGLESI: Ore 3.20 ordine di abbandonare gli avamposti, ore 3.30 ordine di fuoco di contropreparazione, ore 5.00 ordine di fuoco difensivo. Ore 7 attacco in massa austriaco. Sul fronte francese, che ha iniziato la contropreparazione alle 23.45, il 108º regg. mantiene saldamente il collegamento della linea con gli inglesi. I francesi sono impeganti da truppe ungheresi rumene Honved poco motivate alla lotta. Alle 3 inizia il tiro di preparazione austriaco preceduto e seguito da violento tiro di controbatteria e da tiri a gas nei punti di collegamento. Alle 7 attaccano gli austriaci del VI cda (18ª div. e 42ª Hvd). Gli assaltatori attaccano la linea italiana tra cima Valbella e casera Melaghetto, sfondano, puntano a sud verso la ridotta di Costalunga e poi si dirigono verso Echar e Busa del Termine. A Col del Rosso attacca la div. Edelweiss che travolge due battaglioni della Lecce puntando verso monte Melago. Gli Schützen della 26ª div. hanno ragione del battaglione della Padova schierato all'Echele. Accerchiati anche gli italiani di Pizzo Rasea. Gli italiani ripiegano nella seconda linea Costalunga-Busa del Termine-Cischietto-case Lobba-Col dei Noselari. Nel pomeriggio il 242º regg. ed il V gr. alp. contrattaccano riprendendo elementi della linea Costalunga-Pizzo Razea (prima) e i Tre Monti (dopo). Si combatte a cima Echar. La prima linea tuttavia rimane in mano austriaca.

Gli austriaci occupano le prime linee degli Sherwood, presi d'infilata dai cannoni, avanzano ancora infiltrandosi tra due avamposti britannici alle 8.30. Rinforzi mandati ai Forresters ripristinano la linea verso le 13. Alle 9 anche l'Oxford I/4 fu forzato a retrocedere di circa 200 metri a quota 1021 perdendo una batteria di cannoni (sarà recuperata più tardi quando gli austriaci si ritireranno).

Un grosso varco in cui penetrano gli austriaci si apre invece sull'estrema sinistra dell'I/V Glosters dove gli attacchi imperiali sono franati dalle riserve di rum.  Un violento contrattacco inglese (tre btg.) viene fermato dalle mitraglie austriaco ma blocca la linea sulla strada Cesuna-Canove.Alle 3 inizia il tiro di preparazione austriaco preceduto e seguito da violento tiro di controbatteria e da tiri a gas nei punti di collegamento. Alle 7 attaccano gli austriaci del VI cda (18ª div. e 42ª Hvd). Gli assaltatori attaccano la linea italiana tra cima Valbella e casera Melaghetto, sfondano, puntano a sud verso la ridotta di Costalunga e poi si dirigono verso Echar e Busa del Termine. A Col del Rosso attacca la div. Edelweiss che travolge due battaglioni della Lecce puntando verso monte Melago. Gli Schützen della 26ª div. hanno ragione del battaglione della Padova schierato all'Echele. Accerchiati anche gli italiani di Pizzo Rasea. Gli italiani ripiegano nella seconda linea Costalunga-Busa del Termine-Cischietto-case Lobba-Col dei Noselari. Nel pomeriggio il 242º regg. ed il V gr. alp. contrattaccano riprendendo elementi della linea Costalunga-Pizzo Razea (prima) e i Tre Monti (dopo). Si combatte a cima Echar. La prima linea tuttavia rimane in mano austriaca.

 

16 giugno 1918

I camminamenti di Costalunga sono teatro di aspri scontri per difendere Echar e Busa del Termine. Alle 23 ultimo tentativo austriaco contro cima Echar e q. 1341. L'attacco si estende contro cima Cischietto e Busa del Termine ma non ha successo. Il possesso austriaco di Col Moschin sul Grappa mette in crisi lo schieramento delle artiglierie del ciglio di Val Brenta.Ore 21.30 - 23.00 continuano le scaramucce nei boschi. Ore 2.30 telegramma austriaco per il ritiro delle truppe. Ore 4.30 contrattacco inglese sino alle 7.00 di mattina quando la linea iniziale viene completamente ripresa.

 

28 giugno 1918

Inizia il tiro di distruzione contro Col del Rosso e Valbella.

 

29 giugno 1918

All'alba un nucleo d'assalto del XX cda irrompe nelle trincee del Cornone impegnando gli austriaci.

 

SECONDA BATTAGLIA DEI TRE MONTI

 

Alle 5.30 un gruppo formato da un btg. del 9º fanteria Regina, una comp. di bers. e due di cechi attacca Valbella; due comp. della Lecce attaccano Melaghetto e due della Teramo l'Echele. Riesce solo l'assalto di Valbella.

 

30 giugno 1918

Consueta preparazione d'artiglieria appoggiata dai cannoni francesi. Alle 10 una comp. della Lecce con un nucleo di zappatori e di arditi occupa casera Melaghetto. Al centro un btg. della Teramo occupa la cresta di Col del Rosso e ne completa la conquista.

Difficile è invece l'assalto all'Echele dove solo dopo 9 ore i fanti della Teramo si schierano sulla cima. Contrattacchi ed attacchi locali continueranno sino al 2 luglio con la completa conquista della linea perduta.

PERDITE: Austria= circa 2000 prigionieri, 51 mitraglie e 4 cannoni; riprese 15 bombarde perdute il 15 giugno.

Italia= 552 soldati di cui 82 cechi.

 

Tratto dal sito ValGame SGG

 

 

 

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Ultimo aggiornamento:  27-05-05

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