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DAL GIORNALE DI VICENZA, DAL GAZZETTINO, DAL SITO
DELLA REGIONE
Venerdì, 3 Settembre 2004 |
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Gallio/Asiago
Il plesso scolastico ... |
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Gallio/Asiago
Il plesso scolastico di Stoccareddo - Sasso
ancora nell'occhio del ciclone, prima dell'avvio
dell'anno scolastico. Ieri è stata presentata una
interrogazione in Regione dai consiglieri Maria Pia
Mainardi e Achille Variati, della Margherita, a
risposta immediata, in cui chiedono che cosa intende
fare la giunta regionale per evitare la chiusura del
plesso scolastico di Stoccaredo-Sasso.
«Per l'anno scolastico 2004 2005 - si legge
nell'interrogazione - è prevista la riduzione di un
posto nell'organico del plesso scolastico, al punto
che si prefigura una lenta ma concreta possibilità
che in tempi successivi e brevi si giunga alla
soppressione del plesso». La Mainardi e Variati
chiedono «quali concrete iniziative intende
intraprendere l'assessore regionale competente per
evitare la chiusura e come intende attivarsi presso
il Csa provinciale e il Ministero per scongiurare
già per l'anno 2004 / 2005 la prevista riduzione del
personale».La notizia dell'interrogazione è giunta
come un fulmine a ciel sereno in Altopiano. «Non ne
so nulla - assicura Piergiorgio Valente, da due
giorni nuovo responsabile della Direzione didattica
di Asiago (Edoardo Sartori è in pensione dal 1.
settembre) - e la polemica mi sembra fuori luogo
visto che in altri plessi altopianesi la situazione
è peggiore: a Stoccareddo (che ospita le elementari,
ndr) ci sono 5 docenti e 42 alunni, mentre a Roana
sono 5 per 51. A Stoccareddo le classi sono 4 con
una media di poco più di 10 alunni per classe, ad
Asiago sono 19 per classe».
Ulteriori chiarimenti arriveranno prima del 16
settembre, giorno di apertura delle scuole
altopianesi. «Proprio domani (oggi per chi legge,
ndr.) - conclude Valente - incontrerò i genitori dei
ragazzi di Stoccareddo e Sasso e li tranquillizzerò
sulla regolarità dell'anno scolastico. Nostro
obiettivo è di non chiudere alcun plesso».
Luca Pozza |
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CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
SETTIMA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA N.
CHE COSA INTENDE
FARE LA GIUNTA REGIONALE PER EVITARE LA CHIUSURA DEL PLESSO
SCOLASTICO DI “STOCCAREDO/SASSO” NEI COMUNI DI GALLIO ED ASIAGO IN
PROVINCIA DI VICENZA ?
presentata il 01 settembre 2004 dai
Consiglieri Mainardi e Variati.
Premesso che:
-
già dall’anno 1999 i Comuni di Gallio e Asiago in provincia
di Vicenza, avevano provveduto ad unificare le scuole elementari
delle frazioni di Stoccaredo e Sasso evitando così la chiusura dei
due plessi ;
-
che tale decisione comportò uno sforzo notevole da parte
delle due amministrazioni, sia da un punto di vista culturale poiché
non fu facile convincere le famiglie della razionalità della scelta
che evitava la chiusura delle due scuole, sia da un punto di vista
economico in quanto per ristrutturare l’edificio e creare una
adeguata viabilità furono spesi oltre 300.000 Euro ;
-
è prevista per l’anno scolastico 2004/2005 la riduzione di un
posto nell’organico del plesso scolastico ;
-
con questa riduzione di organico si va prefigurando una lenta
ma concreta possibilità che in tempi successivi e brevi si giunga
alla soppressione del plesso scolastico ;
-
in questo modo si rende vano l’impegnativo sforzo operato
dalle due Amministrazioni di Gallio ed Asiago di evitare con
l’operazione del 1999 l’emarginazione e l’abbandono delle realtà di
montagna che, al contrario, vanno adeguatamente tutelate e
salvaguardate anche nel mantenimento delle tradizioni e
dell’identità culturale di cui la scuola rappresenta l’elemento di
cerniera più importante ;
Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri
Interrogano l’Assessore competente e la Giunta Regionale
Per conoscere :
-
quali concrete iniziative intende intraprendere l’Assessore
competente per evitare che venga ridotto l’organico del plesso
scolastico di Stoccaredo/Sasso in maniera da confermare e
consolidare una realtà scolastica legata alla realtà della montagna
che va al contrario fortemente tutelata ;
-
come intende attivarsi presso il CSA provinciale e il
Ministero competente per scongiurare già per l’anno 2004/2005 la
prevista riduzione del personale che sarebbe il primo passo verso la
chiusura definitiva della scuola ;
Martedì 7
Settembre 2004
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Gallio. La levata di scudi dei genitori ha indotto i
"politici" a muoversi per salvaguardare il numero
degli insegnanti
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Stoccareddo mantiene le classi
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(c. c.) Allarme rientrato alle scuole elementari
di Stoccareddo, almeno stando alla notizia arrivata
ieri dai vertici regionali, sia politici che
scolastici. Il numero di insegnanti non verrà
ridotto da sei a cinque. I genitori degli alunni
erano già scesi in campo nei giorni scorsi
minacciando di non mandare i figli a scuola se, come
sembrava dovesse accadere, il numero di insegnanti
fosse stato ridimensionato. Lo stesso problema si
era presentato l'anno scorso; la battaglia poi era
stata vinta e il numero di insegnanti non era stato
toccato dal Csa (Centro servizi amministrativi di
Vicenza, l'ex provveditorato). Quest'anno si era
ripetuta la stessa situazione, con lo stesso rischio
di ridimensionamento dell'organico. Ma sulla scia
delle proteste dei genitori si è messo in moto un
meccanismo che in breve tempo ha coinvolto anche la
Regione, con tanto di interrogazione dei consiglieri
di minoranza Achille Variati e Maria Pia Mainardi.
Una ventina di giorni fa si erano incontrati Diego
Rigoni, assessore alla pubblica istruzione di Asiago
(la scuola di Stoccareddo, frazione di Gallio,
accoglie anche i bimbi di Sasso, frazione di
Asiago), il sindaco di Gallio, Antonella Stella, e i
genitori sul piede di guerra. Da lì l'idea di
interessare con una lettera consiglieri e assessori
di Palazzo Ferro Fini. In particolare Rigoni aveva
interessato Raffaele Grazia, assessore alle
politiche dell'occupazione, della formazione,
dell'organizzazione e delle autonomie locali.
All'argomento aveva rivolto la sua attenzione anche
il consigliere regionale Nadia Qualarsa, e proprio
lei ieri ha fatto giungere sull'Altopiano la buona
notizia, riferitagli dalla dottoressa Carmela
Palumbo, dirigente regionale della pubblica
istruzione, ovviamente coinvolta nella questione al
pari di Pasquale Palumbo, direttore del Csa.
Da questa sinergia di molteplici forze che si sono
"scatenate" attorno alla vicenda della scuola di
Stoccareddo, si è giunti al risultato che da una
ricognizione sull'organico di fatto delle scuole
elementari e medie altopianesi è emersa la
possibilità di assegnare un altro insegnante a
Stoccareddo, evitando così la riduzione di personale
e le conseguenti proteste da parte dei genitori che
non sarebbero sicuramente mancate se la conclusione
della vicenda fosse stata diversa. |
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Sabato 4 Settembre 2004
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Gallio. Alle elementari di Stoccareddo un insegnante in
meno. Scoppia la protesta |
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“Sciopero” degli alunni |
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I genitori: «Non manderemo a scuola i nostri figli» |
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di Cristiano
Carli
Anno nuovo vita nuova recita l'adagio, ma questo non è
proprio vero se si parla di anno scolastico e se la scuola
in questione è la elementare di Stoccareddo, frazione del
Comune di Gallio. I genitori degli alunni sono di nuovo sul
piede di guerra a causa della paventata perdita di un
insegnante per riduzione di organico, e così come hanno
fatto l'anno scorso, minacciano di non mandare i figli a
scuola. Sulla questione si sono mossi anche alcuni
consiglieri regionali che hanno presentato un'interrogazione
a riguardo. La situazione è la stessa di un anno fa, quando
il Csa, Centro servizi amministrativi di Vicenza (ex
provveditorato), aveva fissato in cinquantasette il numero
totale di insegnanti per il distretto scolastico
dell'Altopiano. Questo comportava il taglio di un insegnante
a Stoccareddo e di uno a Roana. Il comitato genitori iniziò
la sua battaglia con lo “sciopero” degli alunni. Poi le
richieste da parte dell'allora dirigente scolastico Edoardo
Sartori portarono all'aumento di due insegnanti, uno per
Stoccareddo e uno per Roana. E questo chiedono i genitori di
Stoccareddo: che il numero di insegnanti sull'Altopiano
rimanga di 59 mentre il Csa pare sia determinato a ridurli
di due. «Questo significa - dice Gloria Baù, del comitato
genitori - che gli insegnanti a Stoccareddo passeranno da
sei a cinque, con la necessità di accorpare due classi e
l'inevitabile scadimento della qualità dell'insegnamento.
Quando nel 1999 erano state fuse le elementari di
Stoccareddo e del vicino paese di Sasso, ci era stato
garantito che non sarebbero mai state istituite delle
pluriclassi. Il problema è che quando ci sono tagli da fare
non si tiene conto del fatto che in montagna non ci sono le
possibilità di scelta che ci sono in pianura e che gli
spostamenti sono più difficili». Sulla vicenda hanno
presentato nei giorni scorsi un’interrogazione i consiglieri
regionali Maria Pia Mainardi e Achille Variati, del gruppo
della Margherita. Essi paventano addirittura che una
riduzione di organico possa provocare in breve tempo la
chiusura del plesso scolastico, e sollecitano la giunta a
scongiurare il rischio anche considerato che si tratta di
una scuola di montagna.
Rischio chiusura che per la verità al momento appare del
tutto escluso sia ai genitori sia al nuovo dirigente
scolastico Piergiorgio Valente, che da pochi giorni è
subentrato a Sartori, andato in pensione.
I genitori di Stoccareddo hanno scritto una lettera al
dirigente del Csa, Pasquale Palumbo, chiedendo un incontro
ma non ricevendo finora alcuna risposta. Ieri mattina hanno
incontrato Valente, il quale non se la sente di alimentare
speranze eccessive: «Il numero degli insegnanti per ogni
scuola - spiega il dirigente - è fissato da tabelle. A ben
vedere non è che quest'anno venga tolto un insegnante, bensì
ne era stato concesso in via straordinaria uno in più l'anno
scorso. Farò presenti al Csa le istanze dei genitori, ma non
credo servirà a molto».
Stessa situazione alle elementari di Roana dove però non
sono giunte proteste. A Stoccareddo invece c'è da aspettarsi
che il 16 settembre, data quasi certa dell'inizio delle
scuole in Altopiano, i genitori terranno i figli a casa se
non verrà accolta aal loro richiesta. |
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